Giro d’Italia 2023, la Valle d’Aosta chiede risarcimento sportivo per il mancato passaggio della corsa dalla regione
Non si è ancora spenta la discussione su quanto successo nella tredicesima tappa del Giro d’Italia 2023. La tappa era stata, infatti, accorciata per la richiesta dei corridori di applicare il protocollo relativo alle condizioni meteo estreme, ma questo si è portato dietro innumerevoli polemiche. Se al momento erano stati solo addetti al lavoro, ex corridori e tifosi a lamentarsi, adesso la questione inizia ad ingrossarsi, con la regione Valle d’Aosta che ha deciso di presentare una protesta formale: nell’occasione, infatti, erano stati tagliati fuori dal percorso tutti i chilometri da disputare sulle sue strade.
Secondo quanto riportato da AostaSera, quindi, il presidente di regione Renzo Testolin e ’Assessore regionale allo Sport Giulio Grosjacques hanno invitato una lettera formale di protesta al presidente di RCS Urbano Cairo, all’Amministratore delegato di RCS Sport Paolo Bellino e al Direttore del Giro Mauro Vegni. L’obiettivo è quello di “manifestare il forte disappunto della nostra Amministrazione, la mortificazione subita dai nostri amministratori locali, dai volontari e dalla popolazione nonché i disagi causati sul territorio e alla viabilità e per chieder un giusto e doveroso risarcimento sportivo nei confronti della nostra comunità.”
Anche se non c’era nessun accordo ufficiale visto che si trattava soltanto di un passaggio della Corsa Rosa sulle strade Valdostane, la Regione ha raccontato di essersi comunque impegnata per “coordinare gli interventi organizzativi, lo sgombero della neve, gli addobbi per accogliere i corridori“.
Sempre su AostaSera si parla anche di Tour de France: il prossimo 16 luglio, infatti, la Grande Boucle arriverà a Saint-Gervas, molto vicino al confine italo-francese ed è stato quindi fissato un incontro per valutare la possibilità di ospitare in futuro alcune tappa della corsa più importante al mondo.
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